Big Small Talks
Maria Host Ivessich
Maria is beautiful, of refined beauty, light, non-trivial, that dodges, never weighs. She laughs by biting yet another hamburger. We have competition since years on who will find the new place to eat.
She shares kittens, but then her video direction work with Marco Adamo Graziosi is poetry, quality, and innovation.
Maria has a sense of style and class, always authentic and never boring; a bit ‘French, never too prepared.
instagram.com/mariahostivessich
magmhi.com
What is needed to make a nice video? I imagine that budget and equipment have considerable relevance but also culture and creative thinking are important.
It is an important and very actual question. In the fashion world, a video is often read with the same language of photography, but in reality, it is about two different worlds with different needs. Every detail requires a different key if with photography it is possible to remain in the same territory of style and taste with minimal and maximum means, in the video you encounter more obstacles.
Culture is fundamental, but it is fundamental not to depend on it, otherwise, you live copying what others did, consciously or not. My way of working is to create a sort of mental archive in which I collect impulses, reflections, and sensations that have remained etched and that I would like to transmit back, more than images. As we are used to work, Marco and I, it is a balanced combination of idea and style.
In the society of the image, what should a video tell? What are the topics to be treated?
Fashion has always been a reflection of society but I think our generation is awakening from a superficial conscience. It is a new development for the human being and an important and stimulating process that I try to listen to, understand and translate through my directing work.
The themes to be told in the videos must represent inclusion and respect for different cultures and personalities.
You spend time between New York and Milan. What do you find in New York that is not in Milan?
Everything! A few days ago I was looking at a documentary about William Klein and He, now a very old Parisian by adoption, was asked what he missed in New York. Initially, he replied "the great restaurants!" And at the mention of agreement with the interviewer, he continued with "syke! I do not give a shit about New York restaurants. “ I laughed and then I thought he was right, New York has it all, it's all, you can potentially do what you want but it's often like it's empty. Milan is the opposite, all hidden and to be discovered. New York is foursquare, Milan is word of mouth.
Tell me about your favorite emojis. We are in a period of communicative change, we find emojis on luxury bags like those by Hindmarch that have become part of our language, they are seriousness vs irony. What is your interpretation?
Emoticons are an invention that has totally changed modern communication. I myself live of emoji and I could communicate quietly just like that, like a rebus. It 's my perfect way so much that I made my friends download Telegram declaring that I would have talked only via gif from then on.
Do you have rituals to take care of yourself?
I have lots of them. I've always been fascinated by the ritual in general, and I find that it's also a beautiful concept.
Speaking of beauty I have my favorite beautician, Antonella, who is also an astrologer. When I go to her it is all a ritual from the treatments I choose to endless talk about the moons in scorpion, affinities and retrograde Mercury. I have natural potions like mosqueta rose oil and neem oil.
Perfume is a mean by which to express personality. You collect perfumes. What are your favorite notes, tell me your 5 perfumes of the heart.
I collect perfumes and lingerie, it's my way of adorning the body. The clothes come later. My favorite family of perfumes is the gourmand one, the more edible it is, the happier I am. Choosing only five is difficult, I have a collection of more than thirty fragrances and each has its own motif. My top five is:
- Musc Maori of Parfumerie General because it's my winter,
- 2 # Nota di Viaggio by Meo Fusciuni's because it's special
- Petit Fracas of Piguet to be fancy
- St Barth's vanilla because it is my vanilla
- Rose Muskissime Maitre Parfumeur et Gantier because it is the perfume of my grandmother
What would you write on a billboard in the center of Milan?
I do not like slogans so I would do a design that makes children think.
7 Small Talks
- Your daily uniform. Tricker's.
- Your heart Manga. Ai Yazawa.
- Your favorite beauty mask All by Peter Thomas Roth.
- The favorite flower. It is called "magnificent" is pink and it seems sad is the flower of Medinilla.
- Your comfort food. Unadon and beer.
- The stone you always have with you? I have a full bag.
- A friend of yours to interview? What should I ask? All! Start with Livia Satriano, ask her for books, ask her to tell her about her vision of the world.
Maria è bella, di una bellezza ricercata, leggera e non banale, che schiva e che non ti fa mai pesare. Ne ride addentando l'ennesimo hamburger. Facciamo una gara da anni su chi scova il nuovo luogo dove andare a mangiare.
Condivide gattini, ma poi il suo lavoro di regia video con Marco Adamo Graziosi è poesia, qualità e innovazione.
Maria ha un senso dello stile e del fare posato, mai affettato né noioso e un look un po' francese e mai troppo pensato.
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Cosa è necessario per fare un bel video? Immagino che budget ed attrezzatura abbiamo una notevole rilevanza ma anche cultura e pensiero creativo siano importanti.
E' una domanda importante e attuale. Nell'ambiente della moda il video spesso viene letto con lo stesso linguaggio della fotografia ma in realtà si tratta di due mondi diversi con esigenze differenti. Ogni dettaglio esige una chiave differente. Se con la fotografia è possibile rimanere nello stesso territorio di stile e gusto con mezzi minimi e massimi, nel video si incontrano più ostacoli.
La cultura è fondamentale, come è però fondamentale non dipendere da essa, altrimenti vivi di omaggi, consci o meno. La mia modalità di lavoro è quella di crearmi una sorta di archivio mentale in cui colleziono impulsi, riflessioni e sensazioni che mi sono rimaste impresse e che vorrei trasmettere a mia volta, più che delle immagini. Per come siamo abituati a lavorare io e Marco, è una combinazione bilanciata di idea e di stile.
Nella società dell'immagine cosa deve raccontare un video? Quali sono i temi da trattare.
La moda è sempre stata un riflesso della società ma credo che la nostra generazione si stia risvegliando da una coscienza superficiale. E' un nuovo sviluppo per l'essere umano ed un processo importante e stimolante che io cerco di ascoltare, capire e tradurre attraverso il mio lavoro di regia.
I temi da raccontare nei video devono rappresentare inclusione e rispetto per le diverse culture e personalità.
Passi il tempo tra New York e Milano. Cosa trovi a New York che non c'è a Milano?
Tutto! Pochi giorni fa guardavo un documentario su William Klein e a lui, ormai anzianissimo parigino d'adozione, è stato chiesto cosa gli mancasse di New York. Inizialmente ha risposto “i grandiosi ristoranti!” e al cenno di intesa con l'intervistatore ha continuato deciso con “syke! I don’t give a shit about New York restaurants.” Ho riso e poi ho pensato che avesse ragione, New York ha tutto ed è tutto, puoi potenzialmente fare quello che desideri ma spesso è come se fosse vuota. Milano è il contrario, tutta nascosta e da scoprire. New York è foursquare, Milano è il passaparola.
Parlami delle tue emoji preferite. Siamo in un periodo di cambiamento comunicativo, troviamo emoji su borse di lusso come quelle di Anya Hindmarch che sono diventate parte del nostro linguaggio, sono serietà vs ironia. Quale è la tua interpretazione?
Le emoticon sono un’invenzione che ha totalmente stravolto la comunicazione moderna. Io stessa vivo di emoji e potrei comunicare tranquillamente solo così, a rebus. E’ il mio mezzo perfetto tant'è che avevo fatto scaricare Telegram a tutti gli amici dichiarando che da allora in poi avrei parlato solo via gif.
Hai dei rituali per prenderti cura di te stessa?
Ne ho tantissimi. Sono sempre stata affascinata dal rituale in generale, e trovo che sia anche un bellissimo concetto.
Parlando di beauty ho la mia estetista del cuore, Antonella, che è anche tuttologa di astrologia. Quando vado da lei è tutto un rituale, dai trattamenti che scelgo alle chiacchiere infinite sulle lune in scorpione, alle affinità e mercurio retrogrado. Ho anche delle pozioni naturali come l’olio di rosa mosqueta e quello di neem.
Il profumo è un mezzo tramite cui esprimere personalità. Collezioni profumi. Quali sono le tue note preferite, dimmi i tuoi 5 profumi del cuore.
Colleziono profumi e lingerie, è il mio modo di adornare il corpo. I vestiti vengono dopo. La mia famiglia di profumi preferita è quella gourmand, più è commestibile più son contenta. Sceglierne solo cinque è difficile, ho una collezione di più di trenta profumi e ognuno ha il suo motivo. La mia top five è:
- Musc Maori di Parfumerie Generale perché è il mio inverno
- 2# nota di viaggio di Meo Fusciuni perché è speciale
- Petit Fracas di Piguet per fare la civetta
- la vaniglia di St Barth perché è la mia vaniglia
- Rose Muskissime Maitre Parfumeur et Gantier perché è il profumo di mia nonna
Cosa scriveresti su un billboard al centro di Milano?
Non mi piacciono gli slogan quindi farei fare un disegno che faccia pensare i bambini.
7 Small Talks
- La tua uniforme quotidiana: le Tricker’s.
- Il tuo Manga del cuore: Ai Yazawa.
- La tua maschera di bellezza preferita: tutto di Peter Thomas Roth.
- Il fiore preferito: si chiama “magnifica” è rosa e sembra triste e il fiore della Medinilla.
- Il tuo comfort food: unadon e birretta.
- La pietra che hai sempre con te: ne ho un sacchettino pieno.
- Una tua amica da intervistare, cosa dovrei chiederle: devi intervistarle tutte! Inizia con Livia Satriano, chiedile dei libri, di raccontarti la sua visione del mondo.