I met the two women behind Poppykalas on a sunny dreamy morning during Salone del Mobile at Lù Bar in Milan.
Thilde is dressed literally in flowers, wearing a flowers Japanese kimono and welcoming me with brightness coming from every word she says.
''Strangely enough, it is quite a new thing for us to work with flowers.
Our company, Poppy Kalas is only 2 and a half year old and Marie just joined last summer.''
Thilde, Poppy Kalas founder, comes from theater, contemporary art and culture background, she worked a producer, finding out later it was not creative at all.
Flowers have been a constant in her life. Her grandma, from her earliest years, used to paint flowers with a special 3d technique so that flowers would come out of the picture. She would have turned 100 years today, and she did an exhibition in northern Denmark to celebrate her. (Dried flowers, paintings from locals installations).
Poppy was her grandma’s favorite flower, surrounding the whole house fields. Paintings for her had no rules. And so is the flower world to Thilde.
It seems to me that Danish has a sensibility to highlight the natural beauty which surrounds us and transform it into something new, taking memories turning them into reality. There is such complicated poetry behind her work that we are astonished by the simplicity she has in describing us what she does.
When we think about flowers we tend to think of something fresh, fragile, vanishing. To Thilde flowers are dried, they last forever, and are completely sustainable. Most of them are imported from Italy and hand-painted there, some others are worked freshly in her laboratory.
What is the first thing you do every morning the get day off to a right start?
I have two girls, 5 and 3. The little one comes in my bed and hugging her I immediately feel the day is starting in the right way.
Do you have rituals that help you feel confident about yourself?
I go for a lot of walks in parks and I love to go offline, especially in the weekends.
I usually delete my apps on Saturday and Sunday and spend time only with my family and friends. That makes me feel very good.
Is there something you believe in that other people find insane?
I think maybe it could be dried flowers themselves. We made a ceiling made of dried flowers for a Danish company some time ago and the elder generation still connects them to the ’80s, thinking that this trend can’t come back. After a while, they get used to it and start to like it.
If you had the chance to work only two hours per day, how would you spend the rest of your time?
I would do more yoga, I always don’t have enough time for that. Then I would like to go for a morning swim: a lot of people in Denmark do that even in winter, it’s a really nice habit to practice.
Do you tend to choose courage or comfort?
Always a mix of both. But courage is what made me start my work.
What’s the last project you are currently focused on.
We have just started a collaboration with an old silverware company, very classic and doing an incredible job.
They have an archive where they work on these stunning pieces.
We are working on their masterpiece doing a floral campaign for them. Seeing these craftsmen working on this piece is quite stunning and unimaginable.
How is your working approach on a daily basis?
Sometimes I work even nights when we have bigger installations coming on very short deadlines. It is very important to me though, even if I don’t have an assignment, to have time to work on my projects alone and develop more. When I have flowers leftovers after a project is accomplished, I usually take the day after free to see what I can develop from what I have. So that projects don’t take over the next one and it becomes just a commercial activity.
Do companies give you a specific guideline or you are mostly free in your creations?
Companies usually have an initial idea, but they do trust me very much in what I am doing. That gives me the needed space and it’s very nice to develop from there.
What do you think the world needs the most right now?
To go more offline. Connecting with nature more and more is the fundament of everything.
If you could change job for a day, what would you become?
Maybe I would like to become a Naso and develop perfumes, that still stays a future dream of mine.
7 Small Talks
- Your everyday uniform: A flower kimono/vest and sneakers
- Favourite flowers: Poppies and Anthuriums
- Comfort food: Anything Italian, even in Copenaghen
- Favorite spot in the city: the park
- Your favorite color: blue and blush pink
- Your favorite city: I dream about going to Japan, haven’t been yet. But I feel deeply connected. Especially their Ikebana tradition, we work with that method.
- Suggest a friend of yours to interview. I have too many, let me think, I will write to you.
In una mattina calda e primaverile durante il salone del mobile di Milano, ho incontrato la floral designer che ha dato vita allo studio Poppykalas.
Thilde è vestita letteralmente di fiori, indossa un kimono giapponese a stampa floreale e abbaglia con una naturale luminosità proveniente da ogni parola che pronuncia.
"Per noi è cosa nuova lavorare con i fiori. La nostra azienda, Poppykalas, ha solo 2 anni e mezzo. Marie si è unita la scorsa estate."
Thilde, la fondatrice, proviene dal mondo del teatro, dall'arte contemporanea e della cultura, ha lavorato come produttrice nella danza contemporanea, scoprendo in seguito che l'ambiente non era creativo quanto credesse.
I fiori sono stati una costante nella sua vita. Sua nonna, fin da quando lei era piccola, li dipingeva utilizzando una speciale tecnica 3d, in modo che i fiori uscissero dal quadro.
Avrebbe compiuto 100 anni oggi e per questa ragione Thilde ha realizzato una mostra nel nord della Danimarca per celebrarla.
I papaveri erano i fiori preferiti di sua nonna e circondavano i campi di tutta la casa. I dipinti per lei non avevano regole. E così è il mondo dei fiori per Thilde.
In Danimarca, specialmente a Copenaghen noto una grande sensibilità nell' evidenziare la bellezza naturale e trasformarla in qualcosa di nuovo, attingendo ai ricordi e trasformandoli in realtà.
C'è una poesia così complicata dietro al suo lavoro che sono stupita dalla semplicità che ha nel descrivere ciò che fa.
Quando pensiamo ai fiori, tendiamo a pensare a qualcosa di fresco, fragile, che svanisce. I fiori di papavero vengono essiccati, durano per sempre e sono completamente sostenibili. Molti di questi sono importati dall'Italia e dipinti a mano, altri sono lavorati in seguito nel suo laboratorio.
Qual è la prima cosa che fai ogni mattina per iniziare bene la giornata?
Ho due bambine di cinque e tre anni. La piccola viene sempre nel mio letto e abbracciandola sento che la giornata sta iniziando nel modo giusto.
Hai rituali che ti aiutano a sentirti sicura di te?
Vado a fare molte passeggiate nei parchi e adoro andare offline, specialmente nei fine settimana.
Di solito cancello le mie app sabato e domenica dedicandomi solo ad amici e parenti. Questo mi fa sentire molto bene.
C'è qualcosa in cui credi che altre persone trovano folle?
Potrebbero essere proprio i fiori secchi.
Abbiamo realizzato un soffitto fatto di fiori secchi per un'azienda danese qualche tempo fa e la generazione più senior li ha etichettati come prodotto anni '80, pensando che fosse una tendenza obsoleta. Dopo un po' di tempo si sono abituati, li hanno capiti e si sono innamorati del progetto.
Se avessi la possibilità di lavorare solo due ore al giorno, come passeresti il resto del tuo tempo?
Vorrei fare più yoga, non ho mai abbastanza tempo per quello. Mi piacerebbe fare una nuotata mattutina: molte persone in Danimarca lo fanno anche in inverno, è un'abitudine davvero piacevole da praticare.
Tendi a scegliere il coraggio o il comfort?
Sempre un mix di entrambi. Ma il coraggio è ciò che mi ha fatto iniziare il mio lavoro.
Qual è il tuo ultimo progetto su cui sei attualmente concentrata?
Abbiamo da poco iniziato una collaborazione con una vecchia società di argenteria, molto classica e che si dedica ad un lavoro incredibile.
Hanno un grosso archivio e creano oggetti meravigliosi.
Stiamo lavorando con uno dei loro pezzi storici realizzando una campagna pubblicitaria a tema floreale. Vedere questi artigiani lavorare è stato sorprendente.
Qual è il tuo approccio lavorativo giorno per giorno?
A volte lavoro anche di notte, quando le installazioni sono complesse e ci sono scadenze molto ravvicinate.
Per me è molto importante avere il tempo di lavorare su miei progetti personali per svilupparmi, per crescere. Quando ho gli avanzi di fiori dopo che un progetto è stato realizzato, prendo sempre il giorno dopo libero, per creare e sperimentare, capire cosa posso sviluppare da ciò che è rimasto.
In questo modo i progetti non si susseguono troppo velocemente e non diventano una pura attività commerciale.
Le aziende ti danno una linea guida specifica o sei abbastanza libera nelle tue creazioni?
Di solito hanno un'idea iniziale, ma si fidano molto di me in quello che sto facendo. Questo mi dà lo spazio necessario ed è molto bello partire da lì per poi sviluppare l'idea.
Cosa pensi che il mondo abbia più bisogno in questo momento?
Di andare più offline. Connettersi con la natura che è il fondamento di tutto.
Se potessi cambiare lavoro per un giorno, cosa diventeresti?
Mi piacerebbe diventare un naso e sviluppare i profumi, questo rimane comunque un mio futuro sogno.
7 Small Talks
- La tua uniforme di tutti i giorni: un kimono di fiori, il gilet e scarpe da ginnastica
- Fiori preferiti: papaveri e anturium
- Cibo del cuore: tutto ciò che è italiano, anche a Copenaghen
- Posto preferito in città: il parco
- Il tuo colore: blu e rosa
- La tua città del cuore: sogno di andare in Giappone, luogo che non ho ancora visitato. Mi sento profondamente connessa con questa terra, al metodo Ikebana, che usiamo anche noi nel nostro lavoro.
- Un' amica da intervistare: Ho troppe amiche da poterti suggerire, Julie Nielsdotter è una ma ti scriverò una lista!