We met during Chérie's Tree House, an independent market that no longer exists. I bought my first Super Duper Hats, a cast-iron hat, which I proudly wore. Since then our roads have come together, our brands have always traveled in parallel for trade shows and showrooms. Veronica is a contemporary dance dancer and a beautiful mother.

instagram.com/superduperveronica
superduperhats.com


I was at your dance show and it was exciting. When you dance you seem to be transported by notes and silences. Describe your feelings as you move through space, feeling vibrations and noises.
I believe that the body is, by its nature, sound. From the first moment we come into the world we are kept alive by a single perpetual rhythm, the beating of our heart.
It may seem obvious but it is pure truth.
A child of a few months as he listens to any music will spontaneously try to follow the rhythm, to move and dance.
This is why I believe that, by its very shape, the body is inseparable from music, from rhythm, from dance.
Dance is a language, it is to tell with other "words", it is to make one's body a resonance box.
And that's why it's exciting for me.
Dancing is like drawing the space, wearing it, telling it, both around us and the most intimate inside of us.

How do you manage the contrast between the fluidity of the movement and the sharp and interrupted sound during a contemporary dance show?
I believe that everything is based on the stimulus/response principle.
The sound is the question and the body responds.
Not always the answer is what we expect, as in everyday life.

For a year you have been the mother of a beautiful child, Libero. How was your life transformed with his arrival?
It was a crazy and difficult year to tell.
I had a peaceful pregnancy, I was overwhelmed, like all women, by a hormonal storm that made me see the world as a wonderful place but, at the same time, I was assailed by many doubts and questions about what would be my future.
In addition to the doubts I posed myself, many were generated by acquaintances or even strangers who, after giving me the compliments for the belly, kept warning me that my life would forever be transformed into a delirium of labors and sacrifices.
Now, a year after the birth of my beautiful baby, I thank all those who tried to scare me because, in reality, my life as a mother is much better than they tried to make me imagine.
It's not all easy, nor is it all roses and flowers but since I'm a mom I have superpowers because I can do things in half the time (especially my things like putting nail-polish on) and I can move around the house, while Libero sleeps without making any noise.
I feel stronger and much more resistant to fatigue, much more positive, sweet and less nervous.
I'm more of a woman than before.
To give birth to a child is for me the most beautiful thing that can happen to a woman because it is the experience closest to nature that can be felt.

What do you find useful when you're feeling stagnant?
When, through a critical moment and I need to relieve myself, to bring out what weighs me down, I find it very useful to speak and compare myself with someone else's point of view so as to acquire the right distance from problems in order to better manage them.

Like me, you work and live with your life partner, Matteo. Tell me how your days are held and how you can combine work and life.
Working with Matteo is beautiful because he is my exact opposite but this difference does not generate a clash, rather mitigates each other's defects.
I believe that when you work on a project shared with your partner surely there are moments of stress to deal with, but it is equally true that there are also many satisfactions that it is much better to share in two.
If you are a good team in your private life you can also be in the work if you respect a rule: work stays in the office.
Our days do not follow a precise pattern, doing a creative job, but the day can not start if we do not drink a coffee in the favorite bar of Matteo and often the best ideas are born just as we walk the way from the bar to our studio.

What role does love play in your choices?
Love undoubtedly plays a central role in my life and not only represents a wicked impulse but it is also what inevitably leads us to choose what we love precisely and from which we are attracted in an instinctive and profound way.
I can say that love is the basis of every aspect of my life, of every choice, from the simplest to the most complex.

Do you have rituals that help you feel confident about yourself?
For me, running is a sort of ritual that almost takes on the role of meditation.
Running makes me feel more secure and free, it helps to shake off my fears and negativity.

What would you write on a billboard in the middle of your city?
I would write GO ON, because that's what we sometimes need to remember, first of all to ourselves, to go forward in small as in big things.
At this moment it is a perfect message also for the city that does not always look ahead but often remains anchored to old traditions and obsolete methods.


7 Small Talks

  • Your daily uniform: pleated skirt, white t-shirt, over sweater and sneakers.
  • The song of the heart: Ain’t got No, I Got Life by Nina Simone.
  • Your perfume: Chloè's fragrances
  • Favorite flowers: Peonies
  • Your comfort food: The cake that my mother makes.
  • The favorite yoga position: Matsyasana, the position of the fish.
  • A friend of yours to interview? What should I ask? Carmel Imelda Walsh, ask her if she feels more Italian or more Irish.

 

 

Ci siamo conosciute durante Chérie's Tree House, un mercatino indipendente di Milano che ora non esiste più dove ho comprato il mio primo Super Duper Hats, un cappello da ghisa che ho indossato orgogliosamente per anni. Da allora le nostre strade si sono unite, i nostri brand hanno sempre viaggiato in parallelo per fiere e per showroom e la nostra amicizia è diventata speciale. Veronica è una ballerina di danza contemporanea e una bellissima mamma.

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Sono stata ad un tuo spettacolo di danza ed è stato emozionante. Quando balli sembri trasportata dalle note e dai silenzi. Descrivimi le tue sensazioni mentre ti muovi nello spazio sentendo vibrazioni e rumori.
Il corpo è per sua natura suono dal primo momento in cui veniamo al mondo, siamo tenuti in vita da un solo ritmo perpetuo, il battito del nostro cuore. Può sembrare melenso ma è una pura verità. Un bambino di pochi mesi se ascolta una qualsiasi musica, prova spontaneamente a seguirne il ritmo, a muoversi, a ballare.
Per questo credo che per sua natura il corpo sia inscindibile dalla musica, dal ritmo, dalla danza.
La danza è un linguaggio, è raccontare con altre parole, è fare del proprio corpo una cassa di risonanza. Questo è per me emozionante.
Danzare è disegnare lo spazio, indossare lo spazio, raccontare lo spazio, quello intorno a noi e quello più intimo dentro di noi.

Come gestisci il contrasto tra la fluidità del movimento e il suono acuto e interrotto durante uno spettacolo di danza contemporanea?
Tutto si basa sul principio stimolo/risposta. Il suono è la domanda e il corpo risponde. Non sempre la risposta è quella che ci aspettiamo, come nella quotidianità.

Da un anno sei madre di un bellissimo bambino, Libero. Come si è trasformata la tua vita con il suo arrivo?
È stato un anno folle, è davvero difficile da raccontare.
Ho passato una gravidanza serena, travolta come tutte le donne da una tempesta ormonale che mi faceva vedere il mondo come un posto meraviglioso.
Nonostante questo una parte di me si faceva tante domande, senza ricevere risposte, su come sarebbe stato il mio futuro prossimo.
Quelle risposte che non trovavo, arrivavano puntualmente da conoscenti più o meno vicini e anche da sconosciuti che dopo avermi fatto i complimenti per il pancione ci tenevano ad avvisarmi che la mia vita sarebbe stata di li a poco trasformata per sempre in un delirio di fatiche e sacrifici.
Ora, ad un anno dalla nascita del mio bellissimo bambino, ringrazio tutti quelli che hanno cercato di spaventarmi perché in realtà la mia vita da mamma è molto meglio di come avevano cercato di farmela immaginare.
Non è tutto facile, non è tutto rose e fiori ma da quando sono mamma ho dei super poteri, non so come mi siano arrivati o quando, ma riesco a fare le cose nella metà del tempo, soprattutto le mie cose personali, come mettermi lo smalto.
Riesco a muovermi in casa mentre Libero dorme senza fare alcun rumore, nemmeno fosse una performance Butoh.
Sono più forte, molto più resistenze alla fatica, molto più positiva, più dolce e meno nervosa.
Sono più creativa di prima forse perché la mia casa si è trasformata in un lunapark permanente h24.
Sono più donna di prima.
Dare alla luce un figlio è per me la cosa più bella che possa capitare a una donna, è l’esperienza più vicina alla natura che si possa provare.

Cosa trovi utile fare quando ti senti in una situazione stagnante?
Parlare, parlare, parlare.
Ho bisogno di alleggerirmi, di tirare fuori ciò che mi appesantisce.

Come me, lavori e vivi con il tuo compagno di vita, Matteo. Raccontami come si svolgono le vostre giornate e come riuscite a conciliare lavoro e vita.
Lavorare con Matteo è bellissimo.
È meraviglioso perché è il mio esatto opposto in tutto, ma questa differenza non genera uno scontro piuttosto mitiga a vicenda i nostri difetti.
Spesso le persone ci chiedono meravigliate come facciamo a condividere vita privata e lavoro.
Quando lavori a un progetto tutto tuo sicuramente è vero che ci sono momenti di stress da affrontare, ma è altrettanto vero che ci sono anche tante soddisfazioni che è molto meglio condividere in due.
Se si è una buona squadra nella vita privata lo si può essere anche nel lavoro, l'importante è avere delle regole.
La nostra è che il lavoro rimane in ufficio.
Le nostre giornate non seguono uno schema preciso, facciamo un lavoro creativo, i nostri impegni seguono necessariamente le esigenze del processo.
Di sicuro però la giornata non può iniziare se prima non beviamo un caffè nel bar preferito di Matteo. Spesso le migliori idee nascono proprio mentre camminiamo nel tragitto che va dal bar al nostro studio.

Che ruolo gioca l'amore nelle tue scelte?
L’amore gioca senza dubbio un ruolo centrale. Sono una persona impulsiva e il cuore prevale sempre sulla ragione.
Ho cercato di mitigare questo aspetto del mio carattere negli anni ma non credo di aver raggiunto grandi risultati. L'amore non è solo impulso scellerato, è anche scegliere quello che si ama e allora posso solo confermare che si, l’amore comanda ogni cosa nella mia vita.

Hai dei rituali che ti aiutano a sentirti sicura di te stessa?
Correre mi fa sentire più sicura, più libera, mi aiuta a scrollarmi di dosso le paure e le negatività. La corsa per me è una sorta di meditazione.

Cosa scriveresti su un billboard al centro della tua città?
GO ON.
Perché è quello che a volte serve dire per andare avanti nelle piccole e grandi cose.
È un messaggio anche per la città che non sempre guarda avanti.

 

7 Small Talks

  • La tua uniforme quotidiana: gonna plissé, t-shirt bianca, maglione over e sneakers.
  • La canzone del cuore: Ain't Got No, I Got Life di Nina Simone.
  • Il tuo profumo: Chloè.
  • I fiori preferiti: peonie.
  • Il tuo comfort food: il ciambellone che fa mia mamma.
  • La posizione yoga prediletta: Matsyasana, la posizione del pesce.
  • Una tua amica da intervistare, cosa dovrei chiederle: Carmel Imelda Walsh chiedile se si sente più italiana o più irlandese.